Approccio situato, sistemico, riflessivo, in rete, evidence based, partecipativo.
Situato: lavoro all’interno del contesto di vita della persona, dell’organizzazione o della comunità, perché credo che per poterne promuovere l’autodeterminazione, sia utile osservare i processi nel loro avvenire, al fine di poter progettare interventi ed azioni utili alla generalizzazione.
Sistemico: la riconosciuta interdipendenza tra Persona e Contesto si esprime nella necessità di saper interpretare i differenti livelli di un fenomeno e di una situazione, al fine, dopo averlo compreso, di attivare a più livelli, se necessari, i processi utili al cambiamento di tutto il sistema.
Lavoro in rete: per poter adeguatamente rispondere alla complessità delle situazioni, sono richieste una molteplicità di competenze dislocate su più livelli, è quindi indispensabile la collaborazione tra professionisti di diversi ambiti: sanitario, sociale, formativo, lavorativo e giuridico.
Evidence-based: la formazione continua e lo studio aggiornato rispetto ai temi, gli strumenti e le pratiche esistenti e scientificamente fondati sono una componente fondamentale all’interno della co-progettazione con l’interessato.
Partecipativo: credo che il maggior esperto di una situazione sia la Persona o la Comunità e solo a partire dal suo imprescindibile ascolto, siano delineabili percorsi e le possibili scelte ed azioni, attivate dalla Persona o Comunità stessa.
Riflessivo: la condivisione di obiettivi consente la scelta delle azioni e degli strumenti che in un certo momento della relazione appaiono più utili, ma che attraverso il loro sviluppo ed il loro monitoraggio, ne consentono la modifica e la revisione continuamente.